Incontro con

Emilie Daudin

INCONTRO CON
Emilie Daudin

-Ciao. Ti puoi presentare?

Mi chiamo Emilie Daudin, conosciuta in rete con lo pseudo @emiliebrunette. Ho 36 anni, due bambini e vivo a Rouen. Sono la fondatrice della marca di prêt à porter DAILIE, nonché influencer. 


-Qual è la tua giornata tipo? Quali le tue attività preferite?

Cerco di fare sport, al mattino, tra le 6 e le 7, poi una doccia e accompagno i miei figli a scuola, in bicicletta. Dopodiché, colazione a casa o da Citizen, un posto che adoro a Rouen. Corro poi in ufficio e mi occupo di creare story per i miei clienti, per la mia marca Dailie o corro a vedere come procedono i lavori al Boom Boom, il ristorante che presto apriró a Rouen con due amici e di cui gestisco la parte relativa alle comunicazioni. Ogni tanto vado a Parigi e li tutto cambia, le mie giornata è composta da tanti rdv e ritorno in treno a Rouen. 




-Puoi raccontarci la tua storia?

Ero incinta per la seconda volta nel 2019 ed ho iniziato ad avere dei dolori al seno. Ho immediatamente consultato la mia ostetrica che mi ha diagnosticato una disfunzione muscolare e trovato, infine, un cancro nell’Ottobre del 2020, del terzo stadio. Ho sprecato 9 mesi con cattive diagnosi e una falsa percezione del cancro al seno: non fa male (falso, può far male). Sonon giovane, mai avuto antecedenti col cancro, quindi non mi riguardava. Cose da pazzi, il seguito poteva essere peggiore se il cancro avesse camminato negli organi... 


-Come sei riuscita a superare tutto ció?

L’annuncio del cancro è stato come uno tsunami per la mia vita personale e professionale. Diventavo come sorda, quando ascoltavo la parola chemio, come nei film. Ho pianto tanto all’inizio, poi ho deciso di essere forte poiché non avevo scelta, dovevo gestire un bimbo di appena 1 anno et un altro di 3 anni, volevo vederli crescere. Ho fatto di tutto durante le chemio, ho deciso di continuare a lavorare da casa, per non rinchudermi o far in modo che il canco si prendesse tutto di me. Inoltre, la mia famiglia e i miie amici mi sono stati vicino e questo mi ha aiutato molto. 







-Dei consigli da dare ai nostri lettori?

Dico sempre alle persone affette da cancro di fissarsi degli obiettivi. Pensare alle date di fine del trattamento. Avvicinarsi alle persone che ci trasmettono positività e ci fanno star bene. Togliersi dalla testa che non ce la potrai fare. Io mi sono messa concentrata sui viaggi che faró dopo la malattia, non anticipando nulla riguardo la mia cura.


-Cosa rappresenta, per te, la campagna Ottobre Rosa?

La prevenzione è indispensabile, poiché questo tipo di cancro riguarda 1 donna su 8. ENORME! Ed è la seconda causa di mortalità in Francia. è vero che in certi casi si cura perfettamente, ma bisogna prendersene cura in tempo. Ottobre Rosa permette di far luce e mostrare che purtroppo riguarda qualsiasi donna, di promuovere la ricerca (e ne abbiamo bisogno per poi un giorno sbarazzarsi di questo cancro!). Ed è anche il mese in cui lasciamo la parola a tutte quelle donne e uomini che sono affetti da ogni tipo di malattia... 



-Sei l’ambassatrice di GIULIA Édition Limitée Octobre Rose. Cosa ne pensi di questa iniziativa?

Io che sono un’appassionata di decorazione, trovo quest’idea geniale che una marca si interessi a queste problematiche. Creare un nuovo colore e versare 100e per ogni prodotto, questo è davvero un segno concreto. Ció permetterà a Ruban Rose di raccogliere molti soldi e lottare contro il canco al seno, avendo una poltrona a casa.


-Tre parole per definire l’edizione limitata del modello GIULIA Ottobre Rosa?

Elegante, frizzante et impegnato!



-Che posto occupa il design d’interni nel tuo quotidiano? Come l’hai introdotto a casa tua?

Mia mamma adora la decorazione, quindi sono cresciuta in un universo in cui essa aveva molta importanza. Quanto ho iniziato a guadagnare in maniera indipendente, mi sono permessa alcuni prodotti che ancora oggi possiedo, 10 anni dopo. I miei gusti possono variare, mi piace il fatto di passare da prodotti fatti da materiali nobili, fuori dal tempo, dopo essere passata da prodotti più colorati che oggi non mi corrispondono più. Mi piace un piccolo tocco di colori qua e là e rifletto molto nel dover scegliere un articolo. 


-Cos’è ció che ti fa stare bene in casa?

Mi piace avere un salone molto comodo, soprattutto in autunno/inverno, periodo in cui passiamo la maggior parte del tempo in casa. Ho la fortuna di vivere in una casa che mi piace tanto, ed è molto confortevole in questo periodo. Mi basta un plaid ed un thé caldo e Netflix, sono la più felice! 





@emiliebrunette

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